Posts From marzo, 2022

Condominio e Risparmio Energetico

RISPARMIO ENERGETICO E INNOVAZIONE TECNOLOGICA, NUOVI SCENARI OLTRE I BONUS
Il boom delle richieste di bonus di questi mesi ha iniziato una riflessione importante sugli spazi dove abitiamo, dal loro comfort al loro impatto energetico. Anche grazie a prodotti più ecologici è possibile avviare progetti innovativi dove il benessere della comunità si traduce in vantaggi immediati per il singolo.

La manovra del Governo riguardante gli incentivi fiscali sulla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, ha avuto il merito di suscitare una nuova consapevolezza sulla qualità dell'abitare che è indubbiamente correlata a quella della vita. È ben noto che il  miglioramento del confort  ambientale della propria casa non è solo un fatto percettivo, ma interviene sostanzialmente in ambito esclusivo e collettivo sotto il profilo economico, della salute e di contenimento del  spreco delle risorse energetiche  tradizionali in via di esaurimento.

Con l'introduzione del bonus in edilizia,  si è sorprendentemente innescato un fenomeno sociale  basato sulla consapevolezza dello spazio ove si abita, attraverso i più frequenti episodi di riflessione collettiva (assembleari) in ambito condominiale.

Trascendendo dagli indubbi vantaggi economici dovuti alle detrazioni fiscali, la trattazione della riqualificazione energetica, ha richiesto una specifica informazione sulla natura ed i requisiti prestazionali materiali dei isolanti da adottare, la tecnologia dei componenti impiantistici di rinnovo di quelli preesistenti, il più delle volte vetusti e fonte di maggiore spesa energetica.

Caldaie centralizzate o autonome ventennali, se devono riscaldare degli ambienti isolati, sopportano un dispendioso esercizio della loro funzionalità, la quale più delle volte caratterizza la classificazione energetica dell'edificio nelle classi inferiori G ed F. L'intervento di riqualificazione, a seconda delle strategie adottate, ad  un salto minimo di due classi  sino a raggiungerne ulteriori due in più. Il conseguimento di tali obiettivi ha scaturito un immediato sforzo da parte della ricerca scientifica, che ha affinato le tecnologie produttive per  ottenere materiali più performanti e conformi ai requisiti ambientali richiesti dalla norma. Purtroppo si è comunque verificata una facile mancanza da prevedere. Con la contemporaneità di più interventi di riqualificazione sul territorio nazionale,  si è rivelata l'insufficienza dei materiali isolanti reperibili sul mercato  con particolare riferimento a quelli di natura sintetica su base polimerica. Ciò sconta  l'assenza di un piano industriale  del nostro Paese  e lo stato di difficoltà in cui versano comparti produttivi chimici, accentuato peraltro alcuni dalla pandemia Covid 19. Preso atto di tale mancanza, si assiste all'incremento di offerte produttive su prodotti naturali o da riciclo di scarti produttivi, tutto nel quadro del rispetto delle norme comunitarie e della salubrità.

Pertanto, la responsabilità del tecnico che illustra ai beneficiari del processo della riqualificazione incentivata dai bonus, è quella di dare una corretta informazione sulle varie eventualità e prefigurare gli effetti anche sul lungo termine. La mera narrazione che l'intervento si costituisca nel "cappotto isolante", sul cambio della centrale termica obsoleta in quella condensazione o il cambio degli infissi, per poi approdare ai vantaggi in termini economici, merita uno sforzo nella trattazione degli argomenti, al fine di una maggiore consapevolezza delle trasformazioni a cui l'organismo edilizio è soggetto dopo l'intervento.

La fase temporale dei bonus è ristretta, dato l'impegno economico che la detrazione comporta sui conti pubblici, quindi se non si dà un futuro al processo innescato, il tutto verrà relegato in una parentesi, in un episodio i cui effetti in beneficio globale saranno inferiori alle aspettative. Pertanto una maggiore informazione, può condurre verso una maggiore partecipazione ed altri processi post bonus da mettere in campo. L'ENEA (l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie) sta già eseguendo la corretta informazione sui temi innovativi, non ultimo quello delle alcune  “Comunità Energetiche” e alcuni operatori, già coinvolti nell'attuale processo dei bonus, stanno mostrando interesse su tale argomento che è anche uno principali contenuti della “transizione ecologica” del nostro Paese ipotizzata in ambito Governativo.

Che cosa è una comunità energetica?

Di fatto è una istanza ove i cittadini assumono il ruolo, oltre quello di consumatore di energia, di produttori della medesima e della sua resa all'esterno, al netto di quella spesa nell' “autoconsumo”. Ovviamente laddove le caratteristiche del luogo consentano la possibilità di un nuovo processo produttivo sostenibile. L'obbiettivo è  creare una comunità di utenti che producono energia  attraverso la sinergia di più impianti locali. Un condominio può essere una comunità energetica,  così come può essere la villetta assieme alle altre vicine, il capannone industriale, il centro commerciale, direzionale o l'edificio pubblico in tutte le sue configurazioni.

È un'ipotesi progettuale futura e stimolante che già ha trovato riscontro da tempo in diversi Paesi europei e non, Germania, Inghilterra e Stati Uniti, tralasciando l'elencazione di altri, mentre a livello nazionale, già si assiste ad alcuni episodi avviati in Puglia , Lombardia e Friuli, giusto per citarne alcuni.

È solo una visione? No può diventare sostanza se si superano gli scetticismi ei pregiudizi che talvolta risiedono privatistica dei propri beni senza essere coscienti che  il raggiungimento degli interessi collettivi ha immediato riscontro nella valorizzazione di quello esclusivo , come si è riscontrato nel fenomeno dei bonus in fase espansiva.

di Domenico Sostero, architetto per il Magazine Condominio Zero Problemi

Condominio e Tecnologia

CONDOMINI SEMPRE PIU’ EFFICIENTI CON I SOFTWARE GESTIONALI
Oramai sono uno strumento alla portata di qualsiasi condominio, consentono di monitorare le spese e gestione condominiale in tempo reale, abbassando i costi ed evitando truffe.

La gestione del patrimonio immobiliare deve garantire la massima trasparenza dei servizi erogati. Una condizione che si realizza solo con un'accurata organizzazione. Innanzitutto è evidente la necessità di armonizzare i dati di gestione, affinché  i condomini non subiscano aumenti improvvisi dei canoni  e, soprattutto, non programmati in anticipo.

Le quote versate, il corretto stato manutentivo delle unità immobiliari oggetto del patrimonio devono essere organizzati e verificate con massima puntualità alla fine di tutelare i beni del proprietario ed ovviare a qualsivoglia problematica economica collegata alla gestione delle strutture.

Uno strumento fondamentale per gestire il tutto è  possedere una banca dati fortemente organizzata  e strutturata in un database che possa garantire al proprietario un riscontro immediato a 360 gradi sulla fornitura gas, manutenzione caldaie, impianti edili, elettrici, citofonici, la qualità delle pulizie, custodia ecc…

È per questo che deve entrare in gioco un  sistema gestionale professionale , il quale garantisce un'attenzione diversa e più accurata della gestione condominiale. Questo poiché gli strumenti del genere, sempre più utilizzati in ambito condominiale, sono in grado di gestire i dati completi dell'edificio tenendo sotto controllo tutti i vari asset (impianto di climatizzazione, impianto di illuminazione, la disposizione a disposizione, Interni zone comuni di pertinenza , cantine, box, ascensori ecc…).

Un sistema gestionale, fornirà all'amministratore, tutte le informazioni necessarie per governare gli stabili in modo attento, evitando qualsiasi ambiguità del dato ed errori comuni che normalmente si commetterebbero non utilizzando un sistema software professionale. Il vero vantaggio però sta nella trasparenza di gestione che i singoli condomini possono verificare quotidianamente in tempo reale, restituendo  informazioni utili sullo stato dei pagamenti,  delle segnalazioni effettuate su guasti di impianto, delle richieste di contatto e lo stato degli interventi necessari. Il tutto attraverso la rete internet e con l'utilizzo di utilizzare di accesso all'applicazione smartphone.

Il valore aggiunto, misurato come  riduzione drastica dei tempi di intervento , eliminazione degli errori contabili, controllo monitorato e documentato della struttura dell'edificio, porterà l'investimento dell'acquisto di un software gestionale professionale (da parte dell'amministratore) ad un notevole miglioramento dell'immagine della sua figura professionale.

di Maurizio Maddalo, responsabile IT per il Magazine Condominio Zero Problemi

La manutenzione degli edifici

LA GESTIONE DELLA MANUTENZIONE ATTRAVERSO I PROCESSI STANDARDIZZATI
La manutenzione degli edifici è oggi un processo delicato e sempre più complesso. L'utilizzo di piattaforme gestionali efficienti può facilitare il rapporto con i condomini a seguire passo lo stato dei lavori e della documentazione condominiale.

All'interno del contesto in cui si inserisce la gestione del patrimonio immobiliare a 360° è di importanza fondamentale lo studio di un sistema manutentivo degli edifici  in linea con le aspettative del condominio moderno . Senza ombra di dubbio le dinamiche a cui oggi si va a far fronte sotto l'aspetto manutentivo in generale si compone di una moltitudine di fattori e tematiche che ne articolano e ne complicano l'attività.

Rispetto al passato se da un lato si innumerevoli presentano  adempimenti normativi  che richiedono di una rigida calendarizzazione (come ad esempio i certificati di prevenzione incendi, le attività di verifica contemporanea degli impianti elettrici o le attività di verifica degli impianti ascensori), al si se standard sempre più elevati nell'affrontare le manutenzioni non programmate che in quanto tali  richiedono di una maggiore capacità risolutiva , non potendo inserirsi in una programmazione prestabilita.

Gli interventi su  danneggiamenti improvvisati  sono l'esempio perfetto. L'efficienza del “manutentivo” all'interno della struttura di amministrazione condominiale è quindi strettamente legata a  una piattaforma gestionale che lavori in modo diretto con i condomini , attraverso un metodo di dialogo rapido ed intuitivo per il condominio che per gli operatori. Al contempo è fondamentale che le informazioni ottenute dai tecnici preposti alla manutenzione siano elaborati mediante standardizzati, con specifici processi per le varie attività, in modo che sempre verificabile lo stato di progresso e le operazioni monitorate fino al completamento.

Un'organizzazione efficiente, in tal senso, deve per forza di cose contemplare una struttura composta da figure specifiche professionali e coordinate, inserita in una rete collaborativa che si muova in modo armonico all'interno di un unico operativo standard e che, essendo in manuale continuo perfezionamento, porti l'amministratore condominiale ed i condomini stessi a un'attività manutentiva  sempre più collaborativa ed efficiente.

di  per il Magazine Condominio Zero Problemi

L'antenna del condominio è pronta al passaggio del Digitale Terrestre DVB T2 ?

PRONTI PER IL PASSAGGIO AL DIGITALE TERRESTRE 2 DVB T2
Il passaggio al nuovo standard televisivo è ormai arrivato. Da settembre 2021, molti tv non saranno più in grado di ricevere il segnale televisivo se il suo sintonizzatore non è in grado di gestire il DVB T2.

Prima di chiamare un tecnico per far controllare l'antenna vediamo i cambiamenti che avverranno, essi sono molteplici e diversi :

  • il primo è il passaggio da Mpeg2 a Mpeg4 (se il televisore attualmente non riceve i canali in HD avrà problemi ).
  • Secondo cambiamento, molti canali avranno un cambio di frequenze e quindi e si risintonizzano.
  • terzo ed ultimo cambiamento finale sarà il passaggio al DVB T2 e protocollo HEVC.

Le date da ricordare :

1° settembre 2021:  abbandono della codifica MPEG2 per la MPEG4

Settembre 2021 – giugno 2022:  risintonizzazione secondo il calendario della regione

Giugno 2022:  passaggio al DVB-T2 e contestualmente al HEVC

 

Scopriamo se il Televisore è da cambiare

Stando alle date comunicate, già da settembre molti Tv non saranno più in grado di funzionare, possiamo capire già da oggi se dobbiamo solo comprare un nuovo decoder oppure cambiare completamente l'apparecchio.

Eseguiamo delle prove,  sintonizzati sul canale 200 (canale di test Mediaset) o sul 100 (canale di test Rai) : se visualizzi una schermata con  la scritta “Test HEVC Main10” , allora non c'è da preoccuparsi, il proprio televisore riceve il nuovo segnale DVB T2 anche dopo che il passaggio alla nuova tecnologia sarà finito.

Se mettere i canali 200 e 100  non si vede niente  (schermo nero oppure non sono nemmeno sintonizzati i canali 200 e 100) la Tv potrebbe non essere predisposta alla nuova tecnologia. Non precipitatevi a comprare un nuovo apparecchio  è bene risintonizzare tutti i canali  e poi provare ad andare di nuovo sul canale 200 o sul 100.

Eseguiamo quattro passaggi per capire meglio come comportarci:

  1.  Sui canali 200 e 100  confronta la scritta “Test HEVC Main10” . In questo caso  il televisore è abilitato  al nuovo segnale, qualunque esso sia.
  2. I canali 200 e 100  non si sintonizzano . Ciò può dipendere da molti fattori, non ultimo il fatto che magari non vengono ricevuti i canali di test dall'impianto Tv, chiedere al proprio amministratore di far fare una verifica sul centralino e il tipo di antenne installate.
  3. I canali 200 e 100 vengono ricevuti ma  sono occupati da un'altra emittente . In questo caso vale la pena provare a  spostare questa emittente su un numero diverso  (attraverso il settaggio dei canali del proprio televisore) e rifare la sintonizzazione.
  4. I canali 200 e 100 vengono ricevuti ma  lo rimane nero.  In questo caso siamo certi che il Tv non supporta lo standard HEVC Main10. Tuttavia non è ancora sicuro che il formato a 10 bit (da qui la scritta “main10”) sarà sempre utilizzato dopo il luglio 2022. L'HEVC infatti consente di codificare l'immagine in vari modi. Se viene ad esempio adotta il formato ad 8 bit, molti dei televisori concorrenti fra il 2016 e la fine del 2018 che a oggi non riescono a visualizzare la scritta del test potrebbe invece poter ricevere ugualmente il segnale.

Come già menzionato al passaggio al nuovo DVB T2 è alle porte non fatevi prendere alla sprovvista da questo cambiamento, riceve prima come ricevere le procedure sopra, dopo aver verificato che nessuna tv si trova all'interno del vostro appartamento i vostri test contattare il tecnico di fiducia o del condominio, in questo modo avrà tempo per prospettarvi la miglior soluzione tecnologica adattata alle vostre esigenze.

di Viano Franceschini, perito elettrotecnico per il Magazine Condominio Zero Problemi