Installare colonnine e wallbox è possibile ma bisogna rispettare alcune norme e, in alcuni casi, chiedere l’autorizzazione all’assemblea di condominio. Cosa c’è da sapere prima di acquistare un veicolo elettrico.
La richiesta di installazione di una colonnina di ricarica sta diventando uno degli argomenti più richiesti nelle assemblee di condominio. La questione, però, cambia molto in base alle caratteristiche dell’impianto elettrico e soprattutto, se l’impianto deve essere installato in uno spazio privato piuttosto che in un’area condominiale. Purtroppo normativa e burocrazia non aiutano, sono un labirinto di eccezioni e di casi. Vediamo, in sintesi, quali sono le norme di riferimento e come comportarsi a seconda delle circostanze in cui ci troviamo.
La premessa fondamentale è che nei box condominiali non è possibile ricaricare la propria auto direttamente da una presa ordinaria ad uso domestico, ma bisogna obbligatoriamente installare una wallbox per continuare a garantire la sicurezza e non violare le normative vigenti.
Ipotesi 1: box di proprietà con energia elettrica fornita da contratto intestato direttamente al proprietario del box.
Per l’installazione della wallbox all’interno del proprio box sono sempre necessari dei lavori di adeguamento dell’impianto, come in tutti i casi in cui si necessita di potenze maggiori di energia. Non sfugge a questo la necessità di ricaricare il veicolo in tempi più contenuti. Si ha l’obbligo di comunicare il tutto all’amministratore del condominio, il quale dovrà verificare che i lavori non creino danni alle parti comuni e siano eseguiti nel rispetto delle normative di sicurezza. Al condominio dovrà essere fornita tutta la documentazione necessaria delle parti modificate, la conformità dell’impianto realizzato e gli schemi, il tutto sarà a carico del condomino richiedente. Fattore importante è che l’intervento comporterà una modifica del Certificato di Prevenzione Incendi e i costi saranno a carico del condomino che ha determinato detta modifica.
Ipotesi 2: box di proprietà con energia elettrica fornita dal condominio.
Anche in questo caso vale quanto detto per il caso precedente con le seguenti osservazioni aggiuntive: la wallbox, dovendo sfruttare un allaccio alla linea elettrica condominiale, dovrà essere preventivamente autorizzata dall’assemblea condominiale e verificata da un tecnico incaricato dall’amministratore. Una volta verificata la fattibilità dell’installazione della wallbox dovrà essere installato un contatore per poter contabilizzare la corrente usata per la ricarica del veicolo al singolo condomino.
Va precisato che, oltre alle indicazioni sopra descritte, dove andrà collocata una stazione di ricarica andrà installata anche la relativa cartellonistica di segnalazione e dovrà essere collocato un estintore idoneo all’uso su impianti o apparecchi elettrici in tensione in aggiunta a quelli già previsti. Va infine verificato se la potenza elettrica che l’autorimessa ha a disposizione sia adeguata o se sia necessario chiedere un aumento della potenza della fornitura.
In conclusione possiamo dire che prima di acquistare un’auto elettrica bisogna accertarsi delle caratteristiche di ricarica della stessa, successivamente iniziare a valutare la soluzione più idonea alle nostre esigenze in base al tipo di autorimessa in cui dobbiamo collocare l’autovettura.
di Viano Franceschini, perito elettrotecnico per il Magazine Condominio Zero Problemi